"Il pensare utopico ha avuto, ha e avrà soprattutto il ruolo di ricevere
l’impensato, portarlo alla riflessione e non soltanto per confermarlo
topicamente come reale o verità (come l’ideologia dominante e troppo
spesso l’utopia addomesticata).
Così interpretato il pensiero utopico ci appare sotto un'altra forma della perenne funzione della filosofia: eliminare la sorpresa e lo stupore non tanto davanti al diverso, all’esotico e alla novità (cosa facile che non ha bisogno della filosofia) ma per evitare l’esotico e rifuggire il topico, immediato e vicino apparentemente neutrale, che ci circonda e quasi senza imporsi e imporci niente, quello che è semplicemente perché è pertanto non ha bisogno di nessuna ragione o giustificazione. Il pensiero utopico riesce a destrutturare la realtà topica che rappresenta determina e riempie la maggior parte della nostra vita e cultura".
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