menti in fuga - le voci parallele

menti in fuga - le voci parallele / menti critiche / @Giovanni_Dursi / Atomi reticolari delle "menti critiche", impegnati nella trasformazione sociale e "messa in questione del rapporto tra la forma capitalista (intesa come Gestalt, come forma della percezione) e la potenza produttiva concreta delle forze sociali, particolarmente la potenza dell’intelletto generale"

domenica 5 giugno 2016

Post-umano, ora

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http://www.kainos.it/numero6/emergenze/emergenze-pepperell-it.html

THE POSTHUMAN MANIFESTO
TO UNDERSTAND HOW THE WORLD IS CHANGING IS TO CHANGE THE WORLD

MANIFESTO DEL POSTUMANO
CAPIRE COME IL MONDO CAMBIA È CAMBIARE IL MONDO

di Robert Pepperell

Il MANIFESTO rivela l'interesse a mettere sotto l'occhio della critica il passaggio dell'umano, non a qualcosa che lo supera, ma a qualcosa che lo abbatte. Non über, ma post. L'attacco dell'assetto attuale del mondo all'essenza-uomo è radicale, di una radicalità aggressiva, violenta, di una violenza insidiosa, ed è totale, va ormai dal luogo di lavoro al tempo libero, viene dall'alto e dal di dentro. È una mobilitazione totale, della scienza e quindi della tecnica, della comunicazione e quindi del linguaggio, dell'immaginario e del reale insieme, dove quello che accade e quello che si racconta, la vicenda e lo spettacolo, si confondono. Per smascherare l'apparato di questo scenario occorre mettere in campo una strategia complessa di analisi. Ed è esattamente quello che va fatto, utilizzando vari livelli di analisi e diverse culture disciplinari, senza spaventarsi dell'impatto tecnico sul tempo di vita, dell'ibridazione della condizione umana sempre poiù articializzata ed articializzabile. Del resto, la "cultura" non è la dfimensione extragenetica, artificiale della condizione di vita umana ? L'epoca del post-umano è iniziata; nelle "cose" della storia e della vita quotidiana essa si mostra; non è necessario leggere mille libri per entrare in contatto con il nuovo mondo che ci circonda: basta leggere le pagine divulgative delle notizie scientifiche dei maggiori quotidiani. È già prossimo il tempo in cui ciascuno potrà ordinare via Internet tutte le protesi necessarie al buon funzionamento del suo corpo e tutti i farmaci che possono potenziare il suo apparato sensoriale e le sue funzioni cognitive. Ci saranno cliniche specializzate con medici ingegneri che applicheranno alla nostra massa cerebrale micro-chip che renderanno possibile suonare Beethoven senza aver studiato musica e che forniranno prodotti farmacologici «miracolosi» per stimolare le zone cerebrali, i neuroni e le sinapsi che presiedono alle sensazioni finora imputate alle persone umane. Votare in una cabina elettorale non sarà una scelta tormentata, ma l’effetto automatico di una reazione elettrochimica che trasmette stimoli ad una parte del cervello. Ibridazione con le macchine e «sacrificio al dio protesi» sono le nuove parole che delineano il lessico della narrazione post-umana. L "controcorrente" è già "corrente" ordinaria e l’illusione scientista tecnologica è un ennesimo tentativo di cancellare la questione del «cosa è un uomo» dall’agenda del pensiero occidentale. Codice genetico e codice binario vanno già a braccetto. Quando i "reperti biochimici" del nostro "vissuto" fisico e mentale saranno estraibili dalla psiche individuale e resi digitali, allora . . .
 

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