menti in fuga - le voci parallele

menti in fuga - le voci parallele / menti critiche / @Giovanni_Dursi / Atomi reticolari delle "menti critiche", impegnati nella trasformazione sociale e "messa in questione del rapporto tra la forma capitalista (intesa come Gestalt, come forma della percezione) e la potenza produttiva concreta delle forze sociali, particolarmente la potenza dell’intelletto generale"

lunedì 14 marzo 2016

Lo SCAFFALE di destinazione[cultura].it

Nella pagina, N E W S: RECENSIONI, SEGNALAZIONI, SAGGISTICA, DOCUMENTAZIONE, RICERCHE, REPORTISTICA, INDAGINI, NOTE, NOTIZIE, "MATERIALI", BIBLIO-SITOGRAFIE, tutto quanto fa "informazione utile".

In quanto “essere sociale” l’individuo vive in continua interazione con gli altri esseri umani, inserito in un sistema comunicativo di relazioni indispensabili per la crescita e la formazione, e come rilevava Watzlawick “non si può non-comunicare” così come “non si può non-comportarsi”. La comunicazione determina la vita degli individui, poiché essa non ha luogo solo quando è intenzionale, conscia o efficace, ma anche quando è inattiva, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio e le interrelazioni umane sono costituite al contempo sia dai linguaggi verbali e sia da quelli non verbali, e ogni comportamento ha valore di messaggio e quindi di comunicazione. Scriveva Antonin Artaud: “L'attore è l'atleta dei sentimenti” e  come ogni atleta deve addestrarsi per essere capace di esprimere i vissuti dei personaggi, per dare vita ad emozioni, sentimenti, comportamenti, etc. Questo allenamento altro non è che la conoscenza dei segni e dei linguaggi che compongono la comunicazione culturale.

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